Liberi da Ansia, Panico, Fobie, Depressione e Stress

Liberi da Ansia, Panico, Fobie, Depressione e Stress
Quando apri gli occhi al mattino, siediti tranquillo per un attimo e apprezza il dono di un nuovo giorno, crea un pensiero sereno per portarlo nei momenti del giorno che stai attraversando. Trasforma questo mattino in opportunità di affrontare al meglio la giornata, con un sorriso, forza e desiderio di fare. Ora alzati e vai grande della tua serenità, forte della tua grinta.

lunedì 1 luglio 2013

Sindrome da Abbandono


La Sindrome di Abbandono può riguardare un abbandono reale o carenze affettive. Le conseguenze psicologiche, tuttavia,  sono più o meno rilevanti secondo l’età del soggetto.
I bambini che soffrono della Sindrome di Abbandono possono presentare ritardi psicomotori, facilità ad ammalarsi, abulia, periodiche crisi di ansia, gelosia e aggressività. Le cause determinanti della sindrome da abbandono sono la morte di uno dei genitori, litigi familiari, mancanza di cure, freddezza della madre, nascita di un fratello.
Nella  persona adulta, tale sindrome si manifesta con stati di depressione grave che possono portare al suicidio, oppure con stati di aggressività accompagnati da collera, talora sino al delirio. Possono soffrire di sindrome di abbandono gli anziani abbandonati a se stessi, le ragazze-madri, le persone tradite nei loro affetti. In tutti i casi in cui tale sindrome si manifesta è indicata una psicoterapia.

Ma cosa significa essere sensibili al rifiuto percepito, spesso correlato al Disturbo Borderline di Personalità?



L’ipersensibilità al rifiuto è la tendenza ad essere eccessivamente destabilizzati dalla percezione di qualsiasi forma di rifiuto sociale, sia in contesti di relazioni di coppia sia in contesti di gruppo.

L’ipersensibilità al rifiuto, nei casi più gravi, può essere associata al  disturbo di personalità borderline, risultando comunque debilitante (per chi ne soffre), anche nelle situazioni meno compromesse.
Tali persone, spesso, percepiscono un rifiuto laddove altri soggetti non lo riscontrerebbero. Ad esempio, sono soliti pensare “Non mi ha risposto al messaggio perché io non valgo nulla per lui/lei”. Queste riflessioni sono, a ben vedere, foriere di ansia e stress.
Per contro, colui/colei con una marcata sensibilità al rifiuto, sviluppa la tendenza ad evitare o a patire quelle situazioni che potrebbero sfociare in un rifiuto sociale, ad esempio sentendosi molto tese nel chiedere ad un ragazzo/a di uscire o all’idea di dover conoscere gente nuova. L’anticipazione dell’evento stressante può portare ad una profezia che si autoavvera, ove la persona agisce in maniera strana creando così lei stessa la situazione in cui sarà rifiutata, confermando così le sue paure.
E, nel caso in cui vi siano realmente rifiutate, costoro hanno la tendenza a reagire in maniera esagerata, a volte violenta, non soltanto in contesti di relazioni affettive, ma anche di tipo amicale, di collaborazioni lavorative e in altre forme di interazione sociale.

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